Archivio per la categoria: residenze

CASA IN LEGNO

CONCORSO DI PROGETTAZIONE PER LA REALIZZAZIONE DI UNA CASA RESIDENZIALE IN LEGNO

Il progetto opera una rivisitazione della tipologia “a patio” ponendosi come obiettivo una casa estensibile nel tempo per successive aggiunte all’interno di un involucro esterno fisso. Per quanto attiene al controllo degli aspetti tipologici, la casa si caratterizza per la ricerca di un equilibrio tra una forma compatta in inverno (in base al più vantaggioso rapporto tra superficie e volume rispetto alle dispersioni termiche) e aperta in estate (in base alla possibilità di favorire la ventilazione naturale), con spazi ad assetto variabile, aperto-chiuso, tra inverno ed estate (logge, patii, spazi filtro, serra). Una casa compatta, ma “porosa.”

IL CUBO

RESIDENZIALE DI UN MANUFATTO AGRICOLO, FORMIA (LT) – PROGETTO REALIZZATO

FOTO CUBO FORMIA

I vincoli urbanistici di zona non consentivano ne la modifica del volume del volume esterno, ne la variazione delle aperture. Il progetto affida pertanto  il compito di rifondare l’ immagine del fabbricato intervenendo sull’ unica variabile possibile: un elemento non volumetrico, l’ infisso.

Il grande telaio giustapposto alla facciata in cui scorrono finestra e persiana fuoriesce per circa un terzo dallo spigolo del fabbricato estendendo la percezione visiva dello stesso  ad una dimensione che prescinde da quella reale e soprattutto riconducendolo ad una logica bidimensionale:  sovrapposizione di piani e non più volume.

Il pergolato esterno riporta invece ad una condizione di volume aggiunto ma del tutto smaterializzato, descritto dal profilo sottile dei tubolari su cui poggia uno strato di canne.

ater pass tiburtino III

CONCORSO INTERNAZIONALE DI PROGETTAZIONE “PASS – PROGETTO PER ABITAZIONI SOCIALI E SOSTENIBILI” PER LA RIQUALIFICAZIONE DEGLI EDIFICI DI RESIDENZE PUBBLICHE COMPRESE NEL PIANO DI ZONA N. 15- BIS TIBURTINO III – ROMA – 2010 – PROGETTO MENZIONATO

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RIORDINO DEGLI SPAZI ESTERNI – Concentrare, delimitare, ordinare, sono le azioni che definiscono la strategia progettuale. A queste azioni corrisponde una configurazione formale improntata alla massima essenzialità.Non ci sono segni ”forti” e unificanti, ma, piuttosto, una ricerca puntuale, per frammenti, che tuttavia si risolve in unità. Il progetto si propone di concentrare le aree di sosta per liberare il più ampio spazio di verde e attrezzature pedonali all’ uso dei residenti: non più aiuole frammentate ma un sistema continuo attrezzato di parco che circonda ogni edificio . Anche le aree di sosta delle auto sono pensate come un parco-parcheggio dove il verde a terra delle corsie e sopra gli stalli con i nuovi pergolati lineari, restituisce, almeno alla vista dall’ alto dei fabbricati, l’immagine di un grande giardino. Sul limite dell’area una, percorrenza ciclo-pedonale continua disegna un bordo lungo via Grotte di Gregna che permette di accedere ai nuovi servizi e agli spazi verdi e collega il quartiere con le aree antistanti. Parallelamente ai lati lunghi degli edifici, sono state disposte delle quinte continue che contengono i giardini dei nuovi alloggi, delimitano gli spazi di accesso, definiscono spazi d’uso condominiale e costituiscono una protezione e delimitazione delle scale di risalita dai garages.

abitar-eco-struire foligno

“abitarECOstruire” – CONCORSO DI PROGETTAZIONE PER INTERVENTI RESIDENZIALI DI COOPERATIVE DI ABITANTI – FOLIGNO (PG) –  2008

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La progettazione ecocompatibile dell’ambiente costruito è connotata da un rapporto con il contesto, inteso come sistema fisico e antropizzato, tale da garantire condizioni di benessere, sia negli spazi chiusi, sia in quelli aperti, con un ridotto consumo di risorse ambientali e un basso livello di inquinamento .

Caratteristiche di compatibilità` con l’ambiente circostante tramite l’ottimizzazione delle scelte funzionali, tecnologiche e morfologiche devono essere finalizzate, oltre che alla coerente integrazione con il clima, anche all’uso razionale delle risorse e alla salvaguardia ambientale.

Tale approccio implica di considerare, quindi, tutte le altre risorse ambientali quali l’acqua, il verde, il suolo, nonché tutti i flussi di materia ed energia nell’intero ciclo di vita dell’edificio. Inoltre, le condizioni di benessere dell’utente devono fare riferimento ad una percezione “plurisensoriale”.

recupero e riqualificazione di Contrada Monaco Bagheria

CONSULENZA AL PROGETTO DI RECUPERO E RIQUALIFICAZIONE DI CONTRADA MONACO – BAGHERIA (PA) – 2004 – CONSULENZA

veduta volo d'uccello tagliata

Il progetto è volto ad integrare i progetti di sviluppo urbanistico articolato in un contratto di quartiere avviato dal Comune di Bagheria per la zona detta “Fossa Monaco” con il nostro progetto vincitore del concorso Europan VII, che aveva per oggetto la progettazione delle stesse aree.

Fra il progetto di concorso e la programmazione urbanistica attuativa del comune si creavano delle sovrapposizioni e delle interferenze, che questo progetto di consulenza si propone di saldare in un’unica soluzione.

L’idea guida del progetto è quella di legare le nuove costruzioni previste dal piano comunale con il progetto del parco previsto dal bando di concorso.

La gran parte della cubatura prevista era con i contratti di quartiere affidata alla progettazione privata, la nostra proposta progettuale prevedeva, lasciando inalterata la cubatura prevista e l’ingombro planivolumetrico dell’intervento privato, il ridisegno di tutti i basamenti degli edifici che si trasformano in ragione del loro rapporto con il parco.

europan 7 bagheria

CONCORSO INTERNAZIONALE “EUROPAN 7” – PARCO URBANO E REALIZZAZIONE DI ALLOGGI SPECIALI, BAGHERIA (PA) – 2003 – PROGETTO VINCITORE

SCHEMI copia

Il grado di complessità funzionale e di stratificazione dei sistemi fisici che caratterizza i paesaggi italiani è tale da determinare un intreccio tra l’avanzare dilagante della città “diffusa” e l’assetto di territori ricchi di tracce e di segni in attesa di interpretazione.

La nostra proposta sovrappone e ibrida tra loro dati che provengono da campi diversi attraverso :

-una attenta e specifica definizione del programma prestazionale, ipotizzando la compresenza di sistemi  funzionali differenziati, ma integrati;

-una ipotesi di  relazione fra segno architettonico e paesaggio  tesa a dissolvere i limiti tra le due realtà.

Il segno architettonico si struttura non più come parte di un insieme spaziale riconoscibile in quanto edificio, bensì come frammento, pezzo di territorio, dispositivo che attiva significati presenti , elemento non concluso che interpreta e potenzia gli spazi circostanti.

Restauro ed ampliamento di un casale agricolo – Montepaone

RESTAURO ED AMPLIAMENTO DI UN CASALE AGRICOLO  – MONTEPAONE LIDO (CZ) – 2002  PROGETTO REALIZZATO

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Il casale, di piccole dimensioni, si trova in Calabria, nel Parco del Hotel Radasiri a Montepaone Lido .Il progetto di ristrutturazione del casale è parte di un programma di trasformazione più ampio che interessa una serie di altre strutture simili presenti nell’area: edifici di epoche diverse originariamente adibiti ad annessi agricoli. L’ intervento è finalizzato a coprire il nuovo fabbisogno di stanze per la recettività turistica riutilizzando i manufatti esistenti e salvaguardandone  le caratteristiche essenziali.

Il progetto prevede l’ampliamento del piccolo casale per complessive 5 stanze, direttamente collegate con la piscina e con i servizi comuni, da utilizzarsi come dependance della struttura alberghiera principale.

La posizione del casale, collocato all’ingresso del Parco su esplicita richiesta del committente doveva inoltre essere sfruttata come occasione per studiare una facciata che funzionasse come elemento segnaletico, come invito dalla strada.

europan 6 massa

CONCORSO INTERNAZIONALE  “EUROPAN 6” – RIQUALIFICAZIONE DI TRE PIAZZE A MASSA E REALIZZAZIONE DI ALLOGGI PER ARTISTI, MASSA – 2001 – PROGETTO VINCITORE

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L’intervento si pone come la configurazione di una strategia di trasformazione dello spazio in relazione al programma e ai contesti. Da questa configurazione iniziale derivano le soluzioni spaziali particolari. Dalla città al paesaggio alla città seguendo un percorso che permette di immaginare al centro della struttura urbana forme dalla spazialità complessa in grado di confrontarsi con i nuovi luoghi residuali, interstiziali della città, coniugando allo stesso tempo le tracce del paesaggio originario e della stratificazione storica, i nuovi interventi e le direttrici delle trasformazioni in atto. Nell’evoluzione della ricerca verso una costante ibridazione di temi dal centro alla periferia al paesaggio, si può schematicamente affermare che si è scelto di riportare verso il centro gli elementi e le soluzioni progettuali scaturite dalle indagini su contesti territoriali e metropolitani.

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CONCORSO INTERNAZIONALE EUROPAN IV –  BELGIO – 1996 –

albergo manni

INCARICO PROFESSIONALE – ALBERGO MANNI MONTEPAONE (CT) – 1995 – PROGETTO REALIZZATO

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The project consists in the building of a new 45 rooms hotel. The area, not far away from the sea, is bordering the Strada Statale Ionica (the main street) and it is encircled on three sides by speculative buildings of any quality even though of their being part of a valuable naturalistic context. The building together with the garden – olive grove create a system of signs which settle a primary relationship between the architectural object and the Ionic shores landscape.

On one side, beyond the wild modern  buildings, the sea, on the other side the montainous Calabrian hinterland with its old villages.  The hotel body is built on two concentric circles whose different bend radius are meant to define in the volumetric output, cylindrical walls which culminate in two peaks and address the eye beyond the building context nearby, towards the landscape.