RESTAURO ED AMPLIAMENTO DI UN CASALE AGRICOLO – MONTEPAONE LIDO (CZ) – 2002 PROGETTO REALIZZATO
Il casale, di piccole dimensioni, si trova in Calabria, nel Parco del Hotel Radasiri a Montepaone Lido .Il progetto di ristrutturazione del casale è parte di un programma di trasformazione più ampio che interessa una serie di altre strutture simili presenti nell’area: edifici di epoche diverse originariamente adibiti ad annessi agricoli. L’ intervento è finalizzato a coprire il nuovo fabbisogno di stanze per la recettività turistica riutilizzando i manufatti esistenti e salvaguardandone le caratteristiche essenziali.
Il progetto prevede l’ampliamento del piccolo casale per complessive 5 stanze, direttamente collegate con la piscina e con i servizi comuni, da utilizzarsi come dependance della struttura alberghiera principale.
La posizione del casale, collocato all’ingresso del Parco su esplicita richiesta del committente doveva inoltre essere sfruttata come occasione per studiare una facciata che funzionasse come elemento segnaletico, come invito dalla strada.
Le stanze dovevano invece affacciare sull’interno.
L’ampliamento consiste in una addizione lungo la facciata sud realizzata con un piano piegato a “L”, rivestito di mosaico, sul quale sono distribuite a intervalli regolari delle aperture rettangolari, tutte uguali. All’interno, tra il casale e la nuova parete trovano posto gli spazi distributivi e di servizio. La parete brise-soleil crea uno spazio ventilato e fresco, lasciando intravedere, dalle piccole fessure, il mare e l’uliveto. Attraverso la realizzazione della scala esterna accostata al casale si è riusciti a collegare i due livelli senza occupare lo spazio della struttura antica e lasciando alle stanze l’affaccio migliore, verso il parco. L’intervento di restauro vero e proprio è consistito nel lasciare assolutamente inalterata la sagoma dell’edificio e proponendo l’adeguamento delle bucature agli standards richiesti semplicemente attraverso il loro allungamento fino alla quota di calpestio.
La parete di mosaico con le sue aperture a “pattern” e la sua superficie brillante, definisce un rapporto a-scalare con gli edifici circostanti e con il paesaggio.
Dal punto di vista delle strategie, il piccolo edificio rappresenta una occasione di sperimentazione sulle dinamiche relazionali dell’architettura attraverso una ricerca volta all’eliminazione radicale di tutte le connotazioni convenzionalmente costruttive.
Il materiale si trasforma in “immagine” capace, come solo l’architettura ha i mezzi per fare, di affermare un senso di appartenenza e di straniamento: appartenenza ai caratteri specifici del luogo, come capacità di relazionarsi con lo spazio del paesaggio geografico-naturale; straniamento rispetto allo stesso contesto, ma ad una scala più ravvicinata, per il non essere comunque, assimilabile ad esso.
PROGETTO DI:
G. Colucci, E. Avallone, G. Pierluisi