tetraktis XVII sambuceto

Inserito da il 17 Novembre 2004

CONCORSO NAZIONALE TETRAKTIS ARCHITETTURA – XVII EDIZIONE, PER LA RIQUALIFICAZIONE DEL CENTRO CIVICO DI SAN GIOVANNI TEATINO (CH) IN LOCALITÀ SAMBUCETO – 2004 – PROGETTO TERZO CLASSIFICATO

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Il tessuto di Sambuceto, caratterizzato da una micro scala, disposta disordinatamente sul territorio, ci ha fatto riflettere sulla necessità di un elemento che dovesse distinguersi da questo; un segno di scala maggiore rispetto al tessuto circostante, capace di raggiungere questa dimensione grazie alla presenza al suo interno di grandi quantità di vuoto.

Per questo il centro civico è stato concepito sia strategicamente che formalmente come un NODO URBANO:

-strategicamente: esso viene localizzato tra via Roma e Corso Italia e si estende trasversalmente al lotto senza però costituire un limite, grazie al grande vuoto al suo interno; un grande spazio pubblico coperto, aperto e passante che permettere di attraversare il lotto in tutta la sua estensione.

-formalmente: come una grande superficie-copertura che si piega su se stessa nelle due direzioni ad essa ortogonali in modo da estendersi logitudinalmente e prolungarsi nell’area. La figura del nodo ci permette di organizzare le funzioni richieste in parti distinte, ma legate tra di loro. Il municipio con i suoi uffici è localizzato nel corpo trasversale, di maggior altezza e rappresentatività. Il centro servizi sociali, sotto il prolungamento verso est, è un edificio ad un piano, in stretta relazione con la piazza, in modo che le attività al suo interno possono svolgersi anche all’esterno. Il mercato sotto la copertura che si estende verso ovest, area immediatamente accessibile sia ai flussi pedonali che da quelli carrabili. Un ultimo prolungamento del nodo, ulteriore piegatura ortogonale alla copertura del mercato, contiene la sala polivalente.

Il nodo, data la presenza dei resti della chiesa settecentesca si solleva da terra in modo da creare uno spazio non delimitato, ma coperto per poterli accogliere e proteggere.

Un ulteriore considerazione sulla struttura urbana di Sambuceto, il cui centro è diviso a metà dalla linea ferroviaria ci ha portato a pensare ad un edificio che non avesse un fronte principale, ma due fronti, che seppur parzialmente diversi, assumono nel paesaggio una figura analoga. Questa, nella nostra proposta, andrà a rinnovarne il centro attraverso un’immagine sintetica e caratterizzata dalla copertura-scocca, una superficie opaca che avvolge e contiene l’edificio vetrato del municipio interrotto e come sezionato dal grande vuoto che lo attraversa, formando una sorta di portale, un nuovo ingresso alla città.

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aerea   fasi   vista   fotomontaggio

PROGETTO: Giulio Forte, Gianpaola Spirito, Amleto Picerno Ceraso

CONSULENTI: L. Picerno Ceraso

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